MercaTà è il Mercato delle Autoproduzioni Alimentari e Artigianali di Taranto.
il nostro manifesto
MercaTà raggruppa esperienze locali, individuali e collettive, che praticano l’autoproduzione, condividendo gli stessi principi e metodi di produzione coscienti e critici nei confronti del sistema industriale dominante.
Un progetto che nasce a maggio del 2018 dall’esigenza di confrontarsi su aspetti quali l’autoproduzione, l’autoreddito e l’autorecupero, in una città e provincia, lacerate dallo sciacallaggio industriale, condannate dal disastro ambientale e decreti salva industrie, dalla precarietà cronica lavorativa e sociale, dalla subordinazione economica e dall’assistenzialismo delle politiche amministrative, dall’ignoranza e l’abbandono, dai vari livelli di corruzione e sopraffazione.
Il MercaTà nasce come critica del presente e proposta per l’emancipazione di tutte e tutti attraverso l’autorganizzazione e l’autodeterminazione, sia per quello che riguarda l’alimentazione che l’ambito lavorativo, della salute, e della cultura.
Gli obbiettivi sono molteplici: reddito, socialità, riappropriazione degli spazi pubblici, scambio di saperi, diffusione delle pratiche di autoproduzione, riciclo e agricoltura contadina biologica, creazione di una rete solidale.
Il mercato MercaTà è un’iniziativa con cadenza mensile che si tiene in città vecchia, il centro storico di Taranto, e in questo particolare e suggestivo contesto vorremmo in sostanza contribuire, con le nostre modalità, a rivitalizzare le piazze che hanno perso i loro abitanti, sostenendo un’idea e una pratica di comunità che non sottostà alle logiche della speculazione e della gentrificazione, della militarizzazione e privatizzazione della Città Vecchia.
I nostri intenti un pò più nel dettaglio:
⦁ la creazione di nuove relazioni, tra i partecipanti a vario titolo al mercato, gli abitanti della Città Vecchia e di Taranto tutta, e tra città e campagna.
La socialità, che immaginiamo, coinvolge anche i più piccoli e vorremmo stimolarne la creatività e l’interesse anche con spettacoli e laboratori specifici che possano essere alternative all’assenza di stimoli positivi nel quartiere; uno spazio dedicato ad arti e mestieri tradizionali (ad esempio legati al mare) ha l’intento di tramandare le capacità ai più giovani e sostenere le resistenze culturali e identitarie, arricchendo il progetto stesso di MercaTà;
⦁ la diffusione della pratica dell’autoproduzione artigianale e alimentare in alternativa alla produzione industriale (inquinante e di scarsa qualità) e alla Grande Distribuzione Organizzata, sostenendo le pratiche agro-ecologiche, di consumo critico, riutilizzo e riciclo;
⦁ la creazione di una rete di contatti e di sostegno tra artigiani e produttori locali;
⦁ la collaborazione con le realtà presenti nel quartiere (artigiani e produttori, maestranze specifiche, attività di ristorazione, ma anche guide turistiche, promotori di eventi culturali e musicali, ecc);
⦁ la creazione di reddito per gli artigiani e produttori e per i collaboratori locali;
⦁ la rivalutazione e riappropriazione di luoghi e vie storiche, con particolare attenzione alle vie che accoglievano il mercato in passato;
⦁ la controinformazione su varie tematiche ambientali e sociali, anche con interventi, proiezioni e mostre.
Luogo di incontro e spazio assembleare è la Biblioteca Popolare presso la Casa Occupata di via Garibaldi.
L’assemblea del MercaTà dice no al fascismo, al sessismo e a qualsiasi forma di discriminazione e lotta per una società libera e solidale.